Terminologia
Efficienza di un aeromobileNell'uso comune in ambito aeronautico, il termine efficienza è usato per indicare il rapporto tra la distanza orizzontale in metri percorsa dal velivolo in planata, con una perdita di quota pari a un metro in aria ferma: {\displaystyle E=d/h} dove d è la distanza e h è la quota persa. Se ad esempio un velivolo ha efficienza 30, significa che è in grado di percorrere 30 metri in orizzontale perdendo un metro di quota. Gli alianti sono caratterizzati da valori di efficienza relativamente alti, in genere intorno a 30, ma possono raggiungere valori superiori a 70 nei modelli da competizione. Gli aeroplani a motore, in planata, raggiungono naturalmente valori di efficienza molto più bassi, tra 10 e 20. In questa accezione è di frequente utilizzo il termine rapporto di planata. Ogni velivolo, con un determinato peso (in genere si considera il peso massimo al decollo o MTOW), ha una velocità caratteristica alla quale l'efficienza è massima, detta, appunto, velocità di massima efficienza (da qui VMaxEff). È da sottolineare che tale valore è espresso dal costruttore in aria ferma, cioè in assenza di vento e di moti convettivi della massa d'aria in cui vola l'aliante. Nell'aria in movimento la VMaxEff cambia, ed in particolare:
Per la determinazione della VMaxEff, il costruttore mette a disposizione un grafico che rappresenta una curva su un piano cartesiano i cui due assi esprimono la velocità verticale (negativa) e la velocità relativa (TAS). È da sottolineare che ad un aumento del peso del velivolo segue un incremento della VMaxEff, ma non dell'efficienza. Per esempio l'aliante ASK-21 che con un pilota a bordo ha un'efficienza massima di 34 alla velocità di 85 km/h, con due piloti a bordo ha un'efficienza 34, ma ad una velocità di 90 km/h.
Manovra a comandi incrociati
Pedale sinistro cloche destra o pedale destro cloche sinistra. Analizziamo queste azioni per una virata a destra:
Le conseguenze di questa azione sono una diminuzione della velocità dovuta al maggior attrito all'aria in quanto l'aereo presenta il fianco e quindi una maggiore superficie esposta al vento. Ma un mantenimento della portanza delle ali.
Tipi di velocità
Altimetria
Misurazione della quota. Intanto bisogna fare una distinzione tra altitudine ed altezza: (Da wikipedia) In aeronautica il termine altitudine o quota viene usato per descrivere la distanza verticale rispetto al livello medio del mare, con il termine altezza si riferisce alla distanza verticale rispetto a un punto a terra, mentre con elevazione la distanza verticale di un punto sulla superficie terrestre dal livello medio del mare. L'altitudine viene generalmente misurata in piedi, ma in alcuni paesi si usano anche i metri. Poi abbia altri termini: QNH: è un codice usato dai piloti, dai controllori del traffico aereo e da alcune stazioni meteorologiche per riferirsi alla pressione atmosferica ultima misurata (QFE) e successivamente traslata al livello medio del mare (MSL - medium sea level) mediante la relazione di un ettopascal ogni 27 piedi. Se, ad esempio, una stazione situata a 270 piedi sul livello del mare misura una pressione atmosferica (quindi un QFE) pari a 1000 hPa, il QNH ricavato da quella stazione sarà 1010 hPa. Inserendo questo valore nell'apposita finestra dell'altimetro di bordo, questo indicherà (con una minima approssimazione) zero al livello del mare, l'elevazione dell'aeroporto in questione quando sulla pista e l'altitudine dell'aeromobile quando è in volo, anche se il dato può ritenersi attendibile solo nelle vicinanze della stazione che lo ha misurato. In codice Q la sigla QNH equivale alla domanda: «Qual è il valore di pressione che bisogna inserire nell'altimetro affinché lo strumento, al suolo, indichi l'elevazione dell'aeroporto?». Volare per altitudini può essere comodo nelle brevi tratte e alle basse quote per separarsi dagli ostacoli al suolo, la cui elevazione è indicata sulle mappe appunto rispetto al livello del mare; se usato per la navigazione richiederebbe però di essere aggiornato di frequente nel corso del volo al valore della stazione più vicina. QFE: via radio si richiede la pressione al suolo con la sigla QFE, che quindi per estensione ha preso ad indicare la pressione al suolo fornita da un'apposita stazione di rilevamento, normalmente nei pressi di un aeroporto. In codice Q la sigla QFE equivale alla domanda: «Qual è il valore di pressione della stazione di rilevazione?». A questa domanda quindi sarà fornito un valore di pressione che verrà inserito dal pilota nell'altimetro barometrico. Un altimetro correttamente impostato sul QFE indicherà perciò l'altezza assoluta del velivolo rispetto alla stazione di riferimento: se l'aereo si trova sulla pista di atterraggio, l'altimetro indicherà altezza zero. QNE: quando si vola a quote tali che gli ostacoli al suolo non costituiscono più un problema, la necessità diventa quella di separarsi dagli altri aeromobili e quindi gli altimetri vengono regolati sulla pressione standard di 1013,25 hPa. Tale valore rappresenta la pressione atmosferica al livello del mare in quella che l'ICAO ha definito atmosfera standard internazionale. Quando utilizzano il regolaggio altimetrico standard, gli aeromobili volano per livelli di volo e l'isobara 1013,25 hPa costituisce il livello di volo zero. Il regolaggio standard viene spesso chiamato impropriamente QNE . Ricordiamo infatti che il QNE non è un valore di pressione, bensì un valore di livello isobarometrico (livello di volo o FL flight level) cioè una quota non una pressione.
Unità di misura della velocità:
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