Dro trasversale tornio CQ6236G

(Digital ReadOut)

 

Progettazione

 

L'idea nasce dall'esigenza di poter eseguire torniture con una maggiore precisione escludendo errori di lettura, bypassando l'uso del nonio del volantino particolarmente difficile da gestire e poco intuitivo. La possibilità di avere un display digitale che ci da l'avanzamento al centesimo abbinato alla possibilità di avere uno stop in entrambi le direzioni trasversali si rivela un prezioso ausilio alla tornitura.

 

 

Ecco il dysplay

 

Il primo problema da affrontare sono stati i fori filettati da eseguire sul tornio in posizioni scomode dove non era possibile usare trapano e mandrino per le dimensioni ingombranti. Si è risolto realizzando una sorta di prolunga.

 

 

Notare la dime di legno per eseguire i fori perpendicolarmente alla superfice e la prolunga ottenuta forando un tondino da 20 mm di testa in modo che potesse alluggiare la punta da 6 mm ma che riuscisse a lavorare nell'angusto spazio a disposizione.

 

Segue la filettatura resa possibile grazie al morsetto a cricchetto lungo

 

I fori sono due percui l'operazione è stata ripetuta anche per l'altro foro.

Si è passati alla foratura e filettatura della slitta che questa volta è stata completamente smontata rendendo possibile la foratura al trapano-fresa.

 

 

ed ecco le viti

 

Ora ho proceduto alla foratura del carter di protezione ottenuto per piegatura ad U di lamiera di acciaio inox da 1,5 mm. Per fare questo con maggiore precisione ho utilizzato delle spine appuntite per segnare il pezzo.

 

 

Sono passato poi alla realizzazzione del supporto del sensore. Prima di realizzare i pezzi in alluminio ho preferito realizzare dei modelli in legno. Questo si è rilevato molto utile per apportare delle correzioni a degli inevitabili errori di perpendicolarità delle viti che ho compensato modificando leggermente la posizione dei fori. Una volta verificate le giuste dimensioni con i modelli sono passato alla realizzazione dei pezzi finali in alluminio.

 

 

Ecco il sensore sorretto dai pezzi in alluminio

 

Il carter di protezione sorreggerà anche la barra del sensore. I morsetti che la stringeranno ho preferito realizzarli in legno di faggio. In questa fase mi sono accorto che nella piegatura della lamiera inox era stato un errore, in pratica esisteva un mm di differenza tra le due estremità una larga 30 mm l'altra 29 per far si che la barra rimanesse parallela alla parete durante lo scorrimento ho dovuto compensare gli spessori, per fortuna li ho fatti in legno è quindi è stato piu facile lavorarli.

 

 

 

 

 

Poi sono passato alla realizzazione degli stop a morsetti scorrrevoli.

 

Testato il tutto è risultato un ottimo funzionamento per dro mentre per quanto riguarda gli stop ho notato una lieve flessione e questo visto che stiamo parlando di centesimi non mi è piaciuto molto allora ho pensato di rafforzare il tutto ed allora ho maggiorato le viti portandole da m6 a m8 ed aggiungendone una terza.

 

Ed ecco la nuova battuta per gli stop decisamente più solida.

 

 

Ma ancora gli stop non si rivelano all'altezza della situazione. Infatti il tondino da 6 mm che costituisce la guida di scorrimento si rivela deformabile quando si arriva a battuta tende a flettersi rendendo la lettura inaffidabile. Ci vorrebbe qualcosa di più rigido ed allora ho pensato di realizzare una slitta con una piattina da 5mm con i bordi inclinati di 60° su cui far scorrere i due blocchetti opportunamente sagomati.

 

Ecco il setup della piattina prima di essere frsata a 60°

 

Ed ecco i blocchetti intagliati ad hoc. Sono stato costretto a realizzarli in due pezzi poichè la fresa a 60° in mio possesso è troppo grande per eseguire un solo intaglio. I due pezzi verranno poi saldati insieme a formare un unico blocchetto.

 

Ed ecco il risultato. Ora quando si va a stop la lettura risulta sensibilmente più precisa.

 

Dopo averlo ampiamente testato sono arrivato alla conclusione che in effetti i due stop non sono necessari. Anzi, quando si va a battuta, sono inevitabilmente sottoposti ad una pressione che crea delle deformazioni, anche se con la piattina di molto ridotte. Questo fa oscillare anche se di pochi centesimi la misurazione, percui sono arrivato alla decisione di toglierli allegerendo il tutto. Se, infatti, ci si regola con l'indicatore digitale si ottiene una precisione maggiore, in quanto non si esercita alcuna pressione. Ora il nostro dro risulta essere così:

Decisamente più pulito ed anche più preciso.

 

Ora procedo con il display.

Il contenitore lo realizzo da un pezzo di faggio scavandolo con la fresa

 

E' stato necessario eliminare le batterie al litio a pasticca che costano e durano poco sostituendole con due pile stilo per fare ciò ho saldato due fili direttamente sulla base:

 

Ho poi assemblato i componeneti

 

Ho dovuto aggiungere in interruttore bipolare per escludere l'alimentazione quando non si usa altrimenti anche se spento continua a consumare corrente scaricandosi in poco tempo.

Ed eccolo al suo posto

 

Il braccio di sostegno è provvisorio in legno verrà sostituito con quello della refrigerazione in metallo.