La cera da fonderia
La cera da fonderia deve avere delle caratteristiche adatte per l'uso con questa tecnica. La cera vergine d'api risulta essere troppo rigida, aderisce fortemente alla gomma siliconica e si salda difficilmente. Non riuscendo a trovare un rivenditore che potesse vendere tale cera ed avendo trovato una vecchia ricetta ho proceduto a farmela da solo.
Gli ingredienti e le proporzioni necessarie sono le seguenti:
- 1kg cera vergine d'api
- 600 gr pece greca
- 600 gr paraffina
- 100 gr olio minerale (in estate)
- 200 gr olio minerale (inverno)
Mescolare gli ingredienti e fonderli, l'ideale sarebbe a bagno maria, ma io li ho messi su di un fornello e sono venuti lo stesso. Un consiglio versare la cera così preparata in formine di alluminio, quando la cera si sarà raffreddata mettere la formina sottosopra e scaldare leggermente con fono, la formina si staccherà facilmente lasciando il pane di cera. Si possono utilizzare anche dei bicchieri di plastica che poi vanno tagliati. Sono preferibili le formine anche perchè riutilizzabili.
Per realizzare i canali di ingresso e di sfiato si rende necessario saldare dei pezzi di cera. Questo lo si può fare mediante l'uso di un saldatore elettrico tipo quelli per le saldature a stagno. Saranno utili anche delle bacchette per il riporto della cera. Un modo molto pratico per realizzarle è creare un foglio di cera dello spessore di 3mm e poi tagliare delle striscioline con un taglia balza. Il foglio si può produrre colando su una lastra di metallo, io ho usato una lamiera da 2mm, delimitata da quattro righelli di legno per creare come una vasca. E' consigliabile spruzzare del grasso siliconico spray sulla lamiera per facilitare poi il distacco.
Per realizzare i canali si può usare lo stesso metodo ma con spessori maggiori. Si taglieranno dei quadrelli di varie dimensioni.
Questo tipo di cera permette di essere saldata molto facilmente, con il saldatore e le bacchette di riporto.
Attenti alla formazione di bolle
Comunque è possibile riparare eventuali inperfezioni o riempire le cavità lasciate da bolle. Sotto lo stesso stampo dopo la riparazione e con vari pezzi saldati
Silvano